Ungheria: nuovo stop alle politiche di Viktor Orban sui rifugiati
In Ungheria, l’emendamento costituzionale caldeggiato dal premier Viktor Orban per impedire il futuro ingresso di rifugiati in base a quote previste dall’Unione europea non ha ottenuto i necessari due terzi dei voti in parlamento.<br /><br /> Ne servivano 133, ne sono arrivati 131, tutti dal partito populista Fidesz di Orban.<br /><br /> È mancato l’appoggio della formazione di estrema destra Jobbik, che contestava l’eccezione prevista dal provvedimento per quegli stranieri che avessero la possibilità di acquistare buoni del tesoro per 300 mila euro.<br /><br /> Deputati della maggioranza hanno accusato l’estrema destra di “tradimento della patria”, mentre esponenti del<br />partito nazionalconservatore hanno risposto srotolando uno striscione con la scritta: “Traditore chi vende per denaro l’insediamento, facendo entrare terroristi!”.<br /><br /> Per Viktor Orban è una seconda sconfitta, dopo il mancato raggiungimento del quorum nel referendum del mese scorso contro le quote decise dall’Unione per ridistribuire i rifugiati nei vari Paesi europei.<br />